Una storia che inizia nel 1960
La storia
In questo particolare settore dell’illuminotecnica siamo presenti dal 1960 quando, in occasione delle Olimpiadi di Roma, fu necessario illuminare alcune delle più importanti fontane della Capitale. La documentazione relativa a questi interventi è stata presentata al 3° Congresso Internazionale AIDI (Associazione Italiana di Illuminazione) a Firenze nel 1972. Successivamente, agli inizi degli anni ottanta, dopo lo spegnimento degli impianti “non indispensabili” causato dalla crisi energetica conseguente alle guerra del Kippur (1973), furono effettuati degli studi e prove per la diffusione della luce in acqua presso i laboratori della Fidenza Vetraria e dell’ENEL di Sesto S. Giovanni.
La ricerca
I risultati delle prove portarono alle realizzazione di due modelli di fari il MAR.TE. per fontane e l’ESPERO per piscine con la particolarità di un maggior rendimento nonchè una maggiore apertura del fascio luminoso. La documentazione teorica e pratica di detto studio è stata oggetto di una memoria presentata al 4° Congresso Internazionale AIDI di Taormina nel 1990. Fu così possibile ridurre il numero dei fari da installare, pur ottenendo lo stesso effetto illuminotecnico, con conseguente risparmio energetico. Nello specifico, nella fontana dell’Esedra a Roma, al posto dei 360 fari prima installati, furono posti in opera 130 fari con ottica appropriata e la potenza assorbita fu ridotta da 41 kW a 13 kW.
L’innovazione
Nel contempo i nuovi fari furono adeguati alla nuova normativa CEI EN che imponeva l’impiego di lampade alimentate a bassissima tensione. I fari sopra descritti sono stati impiegati oltre che per il rifacimento degli impianti nelle fontane di Roma anche da diversi costruttori di piscine e fontane che li hanno utilizzati sia in l’Italia che all’estero. Oggi, con l’avvento della nuova sorgente luminosa al LED, i fari MAR.TE. ed ESPERO sono stati equipaggiati con tali sorgenti con la particolarità di inserire nel contenitore/faro la piastra elettronica. Questa soluzione facilita il rimodernamento degli impianti esistenti pur mantenendo lo stesso sistema di alimentazione.